Per trovare la posizione si può usare un GPS oppure possiamo farlo ad occhio se siamo una zona molto conosciuta. Disponendo di una carta topografica e di una bussola è possibile farlo anche in una zona che non ci è familiare ricorrendo ad una triangolazione (lo stesso metodo usato nella navigazione costiera). Ci troviamo in una zona collinare nei pressi di Pecorara (vedi foto) e vogliamo trovare la posizione esatta; ecco come procedere:- per prima cosa orientiamo la carta al Nord - poi cerchiamo almeno tre punti davanti a noi, non troppo vicini, facilmente riconoscibili sulla carta; leggendo la carta riconosciamo a sinistra CaBazzari e Alsuzzo e a destra Vallerenzo - ricaviamo l'azimut dei tre punti: CaBazzari 280°, Alsuzzo 330° e Vallerenzo 10° - ora li trasformiamo in azimut reciproci: CaBazzari 100°, Alsuzzo 150° e Vallerenzo 190° (basta toglere o aggiungere 180°) - a questo punto partendo dalle tre località note si traccia una retta avente come azimut il valore dell'azimut reciproco (ad esempio da CaBazzarri si traccia una retta che va in direzione 100° e così via) - l'incrocio delle tre rette è la nostra posizione: quota 524. Se abbiamo con noi un altimetro (ovviamente tarato) possiamo confermare il dato.
lunedì 19 dicembre 2011
domenica 18 dicembre 2011
IL FISCHIETTO
L'uso di un fischietto è un ottimo sistema per segnalare la propria posizione o per inviare un segnale di soccorso. In mare aperto il suono di un buon fischietto può essere percepito anche a 5 km di distanza. In commercio esistono numerosi modelli in plastica o metallo (alcune fibbie di zaini o sacche sono in realta dei fischietti-vedi foto). I più efficaci sono quelli tipo vigile o arbitro (ottimi quelli della Balilla) che hanno un suono forte e acuto. SEGNALE INTERNAZIONALE DI CHIAMATA IN MONTAGNA:- chiamata: lanciare sei volte in un minuto (una ogni 10'') il segnale; smettere per un minuto e poi ricominciare; - risposta: lanciare 3 volte in un minuto (ogni 20'') il segnale; smettere per un minuto e poi ricominciare.
USO DEL COORDINATOMETRO
Il coordinatometro è un piccolo strumento, in plastica trasparente o metallo, utilizzato per la lettura delle coordinate chilometriche di un punto individuato sulla carta topografica. Le carte dell'IGM presentano un fitto reticolo, chiamato reticolato chilometrico o quadrettatura chilometrica, formato da meridiani e paralleli rete che originano quadrati di 1 km di lato nelle carte 1:25.000 e 10 km nelle carte 1:100.000. Ogni meridiano o parallelo è identificato da una cifra che fa riferimento alla distanza in km dall'equatore (lat.) e dal meridiano centrale del fuso (long.) al quale è attribuito il valore convenzionale di 500 (procedendo verso Est aumenta mentre diminuisce se si procede verso Ovest).Per leggere quindi le coordinate di un punto si deve mettere il coordinatometro come indicato nella foto e leggere il valori iniziando sempre dalla Longitudine e poi quello relativi alla Latitudine (ricordate LO.LA.).Le coordinate di C.Torresano sono: 34627350 (nella lettura prendere in esame solo i valori stampati con carattere più grande).In sostanza il punto individuato si trova a 34 km e 620 metri dal fuso centrale e a 4973 e 500 metri dall'Equatore.Sul margine destro delle carte IGM è riportato, per comodità, il sistema di lettura con il coordinatomentro.La determinazione delle coordinate di un punto (o viceversa conoscendo le coordinate l'individuazione di un punto) richiede una buona pratica; con maggiore esperienza la lettura può esere fatta agevolmente anche senza coordinatometro.
sabato 10 dicembre 2011
ZIPPO SURVIVAL
Dalla ZIPPO arriva questo kit per l'accensione del fuoco costituito da un contenitore stagno, un acciarino e 4 bacchette di cotone cerato che bruciano per circa 3 minuti (le bacchette possono essere reintegrate grazie a confezioni da 8 vendute a parte).
martedì 22 novembre 2011
I MAGNIFICI SEI
Coltelli eccezionali i Mora of Sweden. Ottimi per tutto: caccia, pesca, survival, da tenere in barca, nello zaino o la borsa per gli attrezzi. Coltelli da lavoro con lame in ottimo acciaio a prezzi imbattibili. Li trovate da:- www.passionepericoltelli- www.maxblade.it- www.lamnia.fi
martedì 15 novembre 2011
M48 commando
Il tomahawk della United Cutlery M48 Commando non è uno strumento da lavoro (anche se all'emergenza può diventarlo); si tratta invece di uno strumento per il combattimento e la difesa, utile nelle attività di soccorso. Può essere usato per sfondare una porta, una finestra, un parabrezza, per aprire un varco in una fusoliera di un aeromobile o elicottero o per aprire la portiera incastrata di un auto. Pesante circa 700 grammi (il peso è ovviamente spostato in avanti) ha l'impugnatura in nylon e fibra di vetro e il fodero in cordura. Molto aggressivo e dal prezzo più che accessibile (su youtube è possibile vedere alcuni video sull'impiego dell'M48).
lunedì 14 novembre 2011
PICCOLO MORA 61 HRC
Personalmente ho una grande passione per i Mora: piccoli, comodi, robusti, ergonomici, efficienti e soprattutto poco costosi (ho visto in un ferramenta dei Mora a 5 Euro!!!!!). Il Wood Carving 120 (costo 14,00 E) della foto ha una lama in acciaio laminato davvero piccola (appena 6 cm) ma con una durezza di 61 hrc. Ottimo per piccoli e precisi lavori: dall'accensione del fuoco alla costruzione di trappole alla pulitura di un pesce o piccolo mammifero. E' talmente piccolo che può essere portato al seguito ritengo senza alcun problema.
La durezza delle lame viene accertata con diversi metodi tra cui il Rockwell: un penetratore in diamante sottoposto a due diverse pressioni affonda nel metallo lasciando una piccola traccia che viene misurata in micron; in genere le lame hanno una durezza di 57-58 hrc.
venerdì 28 ottobre 2011
mercoledì 12 ottobre 2011
OPINEL CON TESCHIO
Ho usato la lama di un piccolo Opinel e l'estremità del corno di un daino; con un lungo lavoro di trapano, carta vetrata e lima, ho montato la lama sul corno inserendo poi la ghiera per il blocco della stessa. Ho dotato il coltello di un laccio dove ho inserito un teschietto in metallo acquistato da www.softairmontani.it (Roma).
mercoledì 28 settembre 2011
PICCOLO MORA
Piccolo e bello esteticamente questo Mora of Sweden con manico in legno verniciato, lama al carbonio e ramo di guardia in acciaio a protezione del dito indice. Con appena 12 Euro è possibile avere un oggetto di elevata qualità.
martedì 20 settembre 2011
NUOVO VIDEO-RAFTING SUL TEVERE
Vuoi fare rafting a Roma? Vuoi provare l'ebbrezza del rafting sul Tevere in totale sicurezza? Contatta allora marcello al 347.8342101
venerdì 2 settembre 2011
UN FILTRO PER L'ACQUA
Un semplicissimo filtro per l'acqua sporca può essere realizzato con un pezzetto di "tulle" (quello usato per mettere i confetti nelle bomboniere) e del cotone. Avvolgere il cotone nel tulle e inserire il tutto nel collo di una bottiglia (o altro contenitore): l'acqua, anche molto sporca, uscirà pulita. Per germi e altre schifezze varie procedere successivamente alla bollitura. Tulle e cotone occupano al massimo, nella nostra scatola della sopravvivenza, 2 centimetri cubici! Il tulle può essere sempre recuperato e lavato.
martedì 16 agosto 2011
GROTTA DELL'INFERNIGLIO
La "Grotta dell'Inferniglio" si trova lungo la Valle dell'Aniene, percorrendo la carrareccia che dalla periferia di Subiaco porta a Comunacque; sotto il paese di Jenne, in localita "la mola vecchia", c'è uno scolatoio delle acque in cemento e pietra. Risalendo lungo lo scolatoio, ad appena 50 m, c'è l'imbocco della grotta. Alcune corde facilitano l'ingresso: il tratto iniziale (alcune centinaia di metri) non presenta particolari difficoltà poi la presenza di laghetti sotterranei richiede una adeguata attrezzatura. La grotta è da evitare nei mesi invernali e dopo abbondanti pioggie. Prima di entrare contattare la sede del Parco (Parco dei Monti Simbruini) o il Comune di Jenne.
sabato 16 luglio 2011
UNA PICCOLA MODIFICA
Ho fatto una semplice modifica: ho messo il coltello della Gerber, con fodero in cordura, nel fodero in kydex con attacco MOLLE, della Spyderco. Il risultato è quello della foto. Molto meglio!
giovedì 7 luglio 2011
CORSO DI CANOA A ROMA
Corso di canoa fluviale per principianti articolato su quattro lezioni di 2 ore, a Roma, nei pressi di Ponte Milvio. Canoa, giubbetto salvagente, casco a cura degli organizzatori del corso. Costo: 100 Euro.
Per info telefonare a Marcello 3478342101
giovedì 26 maggio 2011
ANCORA SULLA VIPERA
La forma del corpo continua a rimanere l'elemento fondamentale per il riconoscimento di una vipera: tozzo, pesante e con la coda breve e distinta dal corpo (lunghezza del corpo: da 30 a 100 cm). La colorazione è molto variabile e va dal grigio al giallastro, rossastra, aranciata e nerastra con barrette trasversali bruno scuro. Le vipere sono attive prevalentemente nel primo mattino e nel tardo pomeriggio (alle quote basse anche di notte). Nella foto grande: vipera comune (vipera aspis).
mercoledì 20 aprile 2011
"SCUBIDU" CON PARACORD
Questo "scubidu" utile per estrarre con maggiore facilità un folder dalla tasca è stato realizzato con paracord. E' sufficiente, da un pezzo di cordino, estrarre i filamenti interni lasciando la camicia esterna che è simile ad un nastro: poi si procede con la facile tecnica dello "scubidu".
Il folder dell'immagine è un EXTREMEOPS della Smith&Wesson.
martedì 19 aprile 2011
MORA "SCOUT"
Piccolo coltello della MORA il modello SCOUT: lungo 20 cm con lama di 9,5 in acciaio Sandvik, manico e fodero in plastica di colore nero. Eccezionale il rapporto costo/qualità: 13 Euro per un piccolo ma ottimo coltello! (Acquistato da www.passionepericoltelli.it: precisione e puntualità di Thomas nella spedizione).
mercoledì 13 aprile 2011
ORIENTARE UNA CARTA
Quando si usa una carta topografica la prima cosa da fare è orientarla al Nord (in questo modo sarà più semplice riconoscere e individuare i vari particolari topografici). Tutte le carte sono "costruite" con il margine superiore orientato al Nord. Orientare una carta è molto semplice: può essere fatto, in modo speditivo, rivolgendo il margine superiore nella direzione dove supponiamo ci sia il Nord (ad esempio facendo riferimento alla posizione del sole) oppure, in maniera molto precisa, utilizzando una bussola. Si dispone la bussola sulla carta (che deve essere poggiata a terra o messa comunque in piano) in modo che l'asse N/S dello strumento sia coincidente con un meridiano o parallelo al margine destro o sinistro. Dopo di che si ruota lentamente la carta (verso sinistra o destra) in modo da portare l'ago sul Nord: a questo punto la carta è orientata in maniera corretta (come nella foto).
martedì 12 aprile 2011
venerdì 25 marzo 2011
IL PROPULSORE DELLA ZAGAGLIA
Ecco come è fatto un propulsore per la zagaglia! Può essere realizzato facilmente anche con qualche scarto di lavorazione. Il foro sulla estremità di sinistra consente il passaggio di un cordino da avvolgere intorno al polso.
ANCORA SULLA ZAGAGLIA
In un precedente "post" ho parlato delle zagaglie che realizza Marcello, istruttore di kayak; eccone una nel dettaglio. Realizzata con una normalissima canna lunga circa 2 m e con un diametro di 2cm; gli impennaggi sono posizionati come in una normale freccia e sono lunghi circa 20 cm. La punta viene realizzata come nella foto. La zagaglia viene poggiata sul propulsore (che ha una scanalatura per l'alloggiamento) e l'estremità posteriore inserita nell'apposito "becco": il propulsore è lungocirca 60 cm con due becchi: uno per l'alloggiamento della zagaglia e l'altro per l'appoggio della mano (vedi foto) . La tecnica di lancio richiede soltanto un po' di pratica.
domenica 20 marzo 2011
COLTELLO PETZL
Tra i vari coltelli che possiedo c'è anche questo piccolo e leggero pieghevole della PETZL pensato per chi "arrampica". Lungo 20 cm ha una lama in acciaio INOX lunga 8. Il foro situato alla base del tallone serve per far passare un moschettone e agganciare il coltello all'imbragatura. La PETZL ha in catalogo 2 modelli : SMALL con lama leggermente seghettata e LARGE, quello della foto. Costo: 15 Euro.
sabato 19 marzo 2011
mercoledì 16 marzo 2011
LUCE STROBOSCOPICA
E' sufficiente legare uno stick CYALUME ad un pezzo di cordino e poi farlo girare davanti o sulla testa: si trasforma in un eccezionale segnale (di soccorso) visibile a grande distanza. Le luci stroboscopiche sono luci che emettono lampi ad intermittenza e vengno usate nelle segnalazioni o nelle richieste di soccorso (esistono anche strobo IR)
ALTRI FILMS "SURVIVAL"
Lucio di Padova ci segnala altri due films "survival": "Duello nel pacifico" con il mitico Lee Marvin e Toshiro Mifune e "Castaway: la ragazza venerdi", adattamento cinematrografico del libro "Via dal mondo" (dove Lucy Irvine parla dell'anno passato con lo scrittore G.Kingsland sull'isola di Tuin, tra la Nuova Guinea e l'Australia).
domenica 13 marzo 2011
QUALE BINOCOLO?
Scegliere un buon binocolo è sempre una cosa complessa: esistono centinaia di modelli con caratteristiche simili. La scelta è condizionata dall'uso che ne dobbiamo fare e dalla somma che vogliamo spendere. Se ci serve un binocolo per l'outdoor conviene puntare a modelli poco pesanti e ingombranti, con rivestimento gommato, autofocus: insomma un 8X30 va più che bene. E' sempre meglio evitare binocoli con un elevato numero di ingrandimenti e mastodontici (senza appoggio l'immagine che vediamo molto ingrandita amplifica però ogni più piccolo movimento). Esaminiamo i tre modelli della foto:
- in basso a sin. un binocolo militare della Galileo 8X30, autofocus, risalente agli anni '60: ha un'ottica eccellente ed è provvisto di lastrina diastimometrica per la stima delle distanze, peso 550 gr; nonostante gli anni è ancora un buon binocolo;
- in basso a dx. un binocolo della Nikon 10X25 con regolazione manuale del fuoco e peso di 300 grammi; questo tipo di binocolo, oltre a richiedere la messa a fuoco, presenta rispetto ai binocoli con "prismi di Porro" una immagine con una inferiore profondità di campo; ripiegato però ha una dimensione di 7X12X5cm (quindi meno costoso e poco ingombrante).
- in alto al centro un binocolo della STEINER 8X30, autofocus, gommato con un peso di 500 grammi (già oggetto di altro post): un eccellente binocolo.
Personalmente preferisco binocoli prismatici (come il Galileo e lo Steiner) un po' più ingombranti ma solidi e con un buon campo di vista.
giovedì 10 marzo 2011
RASOIO PUMA
Un oggetto arcaico e inusuale ma utilissimo per fare tagli precisi e netti in materiali non duri o da usare all'emergenza come bisturi (peraltro occupa pochissimo spazio); stiamo parlando dei vecchi rasoi facilmente reperibili nelle fiere e mercatini (un rasoio nuovo ha un costo piuttosto alto). Quello della foto è un modello PUMA realizzato con acciaio SOLINGEN al carbonio, manico in celluloide e custodia in resina. Queste lame vanno sempre pulite e asciugate molto bene perchè facilmente ossidabili.
BUCK PATHFINDER
Il modello PATHFINDER della BUCK è un bel coltello per la caccia o l'outdoor con un bellissimo e robusto fodero in cuoio nero; il coltello è lungo 23 cm con lama di 12.7, manico in corno di cervo o in composizione fenolica nera, pomo e guardia in duralluminio lucidato e con un peso di appena 127 grammi. Prezzo accessibile.
martedì 8 marzo 2011
SA LEPPA
La LEPPA SARDA è un lungo coltello con la parte terminale della lama ricurva (simile ad una corta sciabola) che i pastori e contadini sardi portavano infilato nella cintura. Lunga tra i 50 e i 60 cm con manico in legno o corno fissato con rivetti e fodero in cuoio. 'Sa Leppa' era usata anche nelle attività venatorie e come arma da difesa. Famosa la Leppa del Bandito Corbeddu realizzata con la lama di una sciabola presa ad un Ufficiale dei Carbinieri. Il coltello della foto a sinistra, della Silver Stag, ricorda molto una Leppa.
COLTELLI CHE "TIRANO"
Nonostante la crisi economica molte Aziende continuano a produrre coltelli "tactical" e "survival": un genere che ovviamente 'tira'. Su LAME d'AUTORE di marzo (una delle riviste del settore pubblicate in Italia) vengono presentati due bei coltelli per la sopravvivenza: il SELVANS della Extrema Ratio (modifica del coltello da sopravvivenza militare ONTOS) e il FRONTIER-FIGHTER della Silver Stag (azienda USA che produce coltelli fatti a mano con manico in corno di cervo o alce; commercializzati da www.coltello.biz/).
lunedì 7 marzo 2011
L'EQUIPAGGIAMENTO DELLE SPECIAL FORCES
L'attività in montagna o un trekking di più giorni sono un cosa ben diversa da una missione militare; sapere però qual'è l'equipaggiamento delle SF e come viene ripartito può sempre tornare utile.
Le SF dividono generalmente il loro equipaggiamento tra il combat-jaket (necessario per combattere e sopravvivere) e lo zaino (necessario per l'assolvimento della missione).
Nel CJ trovano posto: i caricatori per l'arma lunga, la 2° arma, il pacchetto di medicazione, la bussola/GPS, la borraccia (o il camel-bag, meno ingombrante), le compresse per potabilizzare l'acqua, una razione viveri emergenza con combustibile solido, il cordino, un moschettone con fettuccia, accendino, torcia elettrica, radio, repellente per insetti, coltello pieghevole (multi-tools).
Nello zaino (in relazione al tipo di missione, alla sua durata, al sistema scelto per l'infiltrazione......) vengono inserite: razioni viveri, acqua, vestiario, kit per la pulizia personale, kit per la pulizia delle armi, sacco-piuma, coprisacco, mantellina poncho, sacchetti di nylon, kit medico.
L'"escape-kit" trova posto in apposite tasche cucite all'interno di giacca e pantaloni (coltellino, coperta termica, sacchetto polietilene, bussola, garza, nastro, accendino, pillole varie, flashlight, aghi e filo, candela, soldi)
domenica 6 marzo 2011
LANCIARE UN CORDINO
Dobbiamo lanciare un cordino ad un compagno oppure lo dobbiamo far passare al di là di un ramo, in alto, e pertanto dobbiamo "appesantire" un capo? due modi semplicissimi. Usiamo un moschettone e una gassa d'amante; oppure (non abbiamo il moschettone nè abbiamo il tempo per cercare un "peso") facciamo intorno al palmo una serie di spire e poi avvolgiamo il cordino bloccandolo con il sistema della "legatura" (inserire il capo nell'asola e tirare l'atro capo per il serraggio). Attenzione: esistono degli appositi "pesini" e "sagolino da lancio" da usare nel treeclimbing.
sabato 5 marzo 2011
SCARPA SALEWA MTN TRAINER GTX
Da molti anni uso solo scarpe da trekking anche per camminare in città: ho utilizzato modelli della GARMONT, SCARPA, 8848, AKU, NORTH-FACE, SALOMON, ASOLO. Vi segnalo questa scarpa per avvicinamento della SALEWA che considero ottima (un po' dura ma una volta abituato il piede...): tomaia in pelle scamosciata e bordo in gomma, membrana GORE-TEX, suola VIBRAM. Molto bella anche l'estetica.
venerdì 4 marzo 2011
LEGATURE
Capita a volte di dover fare delle legature al manico di un coltello o di un bastone e non sapere come fare (c'è sempre il problema dei due capi....). Vi suggerisco questi sistemi molto facili da esguire: quello in alto (usato per evitare che le estremità delle corde in fibre naturali si sfilaccino) consente di "far sparire" i 2 capi (una volta eseguite le volte e passato il capo nell'occhiello è sufficiente tirare l'altro capo; la legatura si serra per bene e a questo punto i 2 capi possono essere tagliati). Quella in basso è la tipica legatura fatta sui manici delle spade giapponesi: facilissima da eseguire (bisogna avere solo un po' di pazienza ed intrecciare il cordino esattamente dalla parte opposta all'intreccio precedente): con cordino sottile o meglio ancora con del nastro di tessuto.
BELTRAME
Bellissimo serramanico dei Fratelli BELTRAME (Maniago); non si tratta di un coltello "a scatto" ma di un pieghevole dove la lama viene aperta mediante il piccolo perno avvitato sul tallone. Lama ad un filo lunga 11 cm, guancette in alluminio, bottone per lo sblocco della lama, clip posteriore (non reversibile).
giovedì 3 marzo 2011
SUUNTO VECTOR
SUUNTO VECTOR: l'orologio degli alpinisti, trekkers, sportivi e Forze Speciali. Affidabile, robusto, intuitivo, con ampio quadrante e cinturino molto resistente. Tante le funzioni: orologio, cronometro, barometro con indicazione della tendenza barometrica, altimetro, bussola, giorno, mese, anno e retroilluminazione. E' equipaggiato con una piccola bolla in maniera da disporlo perfettamente orizzontale quando si usa la bussola. Impermeabile e con una batteria che è facilissimo sostituire. E' disponibile in versione "black" oppure "white" or "yellow". La SUUNTO ha una lunga tradizione nella produzione di strumenti altamente affidabili.
mercoledì 2 marzo 2011
GIACCA IN GORE-TEX
Per me la mgliore giacca in assoluto contro la pioggia: il famoso "goretex" dell'US-ARMY (PARKA, COLD WEATHER CAMOUFLAGE), quello con il cappuccio che fa parte della giacca, lampo sotto le ascelle, due ampi tasconi con velcro, 2 tasche e taschino sulla manica sinistra; velcro ai polsini e chiusura con lampo e bottoni automatici. Va bene anche per il freddo e può essere lavato in lavatrice (con un programma per capi delicati). Quando piove forte bisogna usare anche i pantaloni in goretex altrimenti l'acqua scivola sul tessuto e vi va ad inzuppare i calzoni all'altezza delle cosce. Costa anche poco: una ottantina di Euro.
lunedì 28 febbraio 2011
RAZORBACK
Se Aron Ralston avese avuto con se questo coltello, un RAZORBACK della BLACKHAWK, forse avrebbe sofferto un po' di meno. Lama molto affilata, pensata oltre che per la difesa personale, anche per gli operatori sanitari militari.
domenica 27 febbraio 2011
127 ORE
Film "survival" dove il protagonista, un alpinista, durante una escursione rimane con il braccio bloccato da un grosso masso in fondo ad un canyon. Per salvarsi se lo dovrà amputare (una storia vera!).
Ammaestramenti: non andare mai da soli (a meno di andare a fare compere al centro commerciale); se proprio non possiamo farne a meno lasciamo detto a qualcuno dove stiamo andando e il tempo che resteremo fuori; portare sempre alla cintura un coltello robusto e affilato. Non si sa mai!
LA ZAGAGLIA
ll mio amico Marcello, Istruttore di kayak, è anche un esperto nel lancio della "zagaglia" (partecipa ogni anno, con buoni risultati, ai Campionati Europei che si svolgono in Francia). Realizza la zagaglia e il propulsore con materiali poverissimi: le lance, di circa 2 metri, vengono realizzate con delle semplici canne di fiume su cui inserisce come punta un tondino di legno duro appuntito. Gli impennaggi posteriori sono fatti con normalissime penne di volatile. Per il propulsore usa bacchette di legno duro alla cui estremità ricava il dente che va ad inserirsi nella parte posteriore della canna.
La tecnica di lancio non è difficile ma richiede una buona pratica; la zagaglia è in grado di colpire, con ottima precisione, un bersaglio posto anche a 100 metri!
Per maggiori informazioni si può visitare il sito: http://www.archeologiasperimentale.it/
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