mercoledì 12 gennaio 2011

ANCORA SUL COLTELLO DA SOPRAVVIVENZA

In uno dei primi post (novembre 2007) ho parlato del "coltello da sopravvivenza" e ora voglio tormare sull'argomento. Se dobbiamo scegliere un coltello che possa servirci nell'attività "survival" allora dobbiamo tener conto di alcuni requisiti: dimensioni e peso, robustezza, tipo di acciaio impiegato, durezza e spessore della lama (almeno 5 mm), materiale del fodero, forma della lama ecc. Poi dobbiamo fare i conti con le nostre "tasche" perchè un bel coltello costa; a volte costa molto anche se la qualità è elevata. Solo allora possiamo decidere anche se poi soltanto l'esperienza può dirci se abbiamo fatto una buona scelta. Bisogna tener presente che non esiste un coltello che va bene per ogni attività allo stesso modo di come, dovendo sopravvivere, qualsiasi coltello va bene!
E' per questi motivi che continuo a consigliare il modello Jet Pilot Survival, un coltello collaudato dal prezzo molto accessibile pensato proprio per la sopravvivenza. Se poi ci sembra un tantino datato e vogliamo qualcosa di più moderno allora possiamo optare sempre per un JPS della Ontario, l' ASEK 1410: costa qualcosa in più ma la filosofia è la stessa ed è un gran bel coltello!

UN FODERO PER LA LANCIA














Ho realizzato questo fodero per la lancia perchè quando ci si muove, specie su terreno scosceso, c'è il rischio concreto di ferirsi (a meno di non tenere la punta sempre rivolta in basso ma in questo caso, oltre a sporcarla di terra, la si può danneggiare); inoltre un fodero protegge la lama dagli agenti atmosferici. L'ho fatto con un pezzo di pelle di agnello conciata che ho cucito a mano con un ago da sellaio: aghi e filo possono essere acquistati in un negozio di nautica e servono a cucire pelle, cuoio e tessuti pesanti come la tela.