sabato 13 dicembre 2008
YouTube - Survival
Su youtube trovate numerosi filmati "survival" (SAS, Special Forces, Corso SERE, Survival Course)
martedì 9 dicembre 2008
PIANURA ROSSA

lunedì 8 dicembre 2008
PIANTE COMMESTIBILI

PIANTE COMMESTIBILI


conoscerle e avere sempre la certezza che quello che stiamo per mangiare non sia velenoso.
E' sempre bene evitare di mangiare bacche (specie quelle molto colorate) e funghi,
a meno di non avere la certezza matematica che si tratti di una specie commestibile.
Se abbiamo anche il minimo dubbio (sono molte le piante che si assomigliano!) dobbiamo evitare di mangiarle oppure ingoiare una minima quantità e attendere almeno 8 ore; per maggiore sicurezza ripetere l' operazione. Se non presentiamo nessun disturbo allora vuol dire che la pianta non è tossica. Nelle foto due piante commestibili:
- a sin. il CORBEZZOLO, pianta molto diffusa che produce frutti assai piacevoli al gusto. La pianta ha il tronco con la corteccia a scaglie e le foglie dentellate.
- a des. il CILIEGIO A GRAPPOLO (o PADO), con frutti piccoli di colore marrone scuro o nero (la polpa si presenta più chiara). L' albero ha la corteccia liscia di colore grigio mentre le foglie sono lanceolate.
martedì 11 novembre 2008
CYALUME
FORNELLO COLEMAN
domenica 2 novembre 2008
TOMAHAWK
L' altro tomahawk è della SOG con manico in polipropilene e peso di 800 gr compreso il fodero in cordura.
giovedì 9 ottobre 2008
TACTICAL FOLDER
Si tratta di coltelli che ben si prestano al survival. Nella foto, dall' alto:
- Smith & Wesson Extreme Ops
- Gerber
- KaBar
martedì 23 settembre 2008
IL CODICE MORSE

SCATOLA DELLA SOPRAVVIVENZA

lunedì 18 agosto 2008
CONTENITORE STAGNO
mercoledì 9 luglio 2008
LA BUSSOLA SOLARE
La bussola solare si avvale della posizione del sole durante la giornata: noi sappiamo che il sole sorge ad Est (alle ore 6 circa) e tramonta ad Ovest (alle ore 18.); alle ore 12.00 invece è sempre a Sud e l' ombra di un qualsiasi oggetto è diretta verso Nord. Sfruttando l' ombra proiettata da una assicella posta su di una piccola base è possibile individuare la direzione del Nord con buona approssimazione. La bussola solare indica il Nord vero e ovviamente non risente delle anomalie magnetiche (questo tipo di bussola è stata utilizzata spesso dai militari in aree desertiche). La bussola va realizzata come indicato nella foto (per la base possiamo utilizzare anche un pezzo di corteccia inciso con la punta di un coltello): per trovare la posizione del Nord (indicata dalla freccia con il simbolo N) far coincidere l' ombra dell' assicella con l'ora stimata (nell' immagine essendo l' ora stimata le 10 e 30 del mattino l'ombra proiettata dall' assicela viene fatta cadere tra le 10 e le 11; la freccia N indica la direzione del Nord).
giovedì 12 giugno 2008
IL TOMAHAWK


lunedì 12 maggio 2008
FILM SURVIVAL

- RAMBO (FIRST BLOOD)
- CASTAWAY
- LONTANO DA CASA
- RIVERWILD
- IL VOLO DELLA FENICE
- IL PONTE SUL FIUME KWAY
- NOI UOMINI DURI
- ALBA ROSSA
- LAWRENCE D' ARABIA
- BEHIND ENEMY LINES
lunedì 5 maggio 2008
IL RIVER CROSSING

- effettuare l'attraversamento utilizzando se possibile una corda di sicurezza
- realizzare un galleggiante individuale al quale sostenersi (nel galleggiante vanno inseriti i vestiti di ricambio)
- attraversare nel punto dove la corrente è meno forte (anche se il tratto è più ampio)
- osservare bene le sponde e dirigere dove è più facile approdare
- evitare i tronchi semisommersi (pericolo di venire risucchiati al di sotto del tronco) e i grossi massi affioranti.
Il galleggiante viene realizzato con lo zaino (all' interno del quale vengono posti i vestiti di ricambio e del materiale galleggiante: borraccia vuota, paglia, foglie ecc.) avvolto strettamente nel poncho in modo da formare un vero e proprio pacco impermeabile. In alternativa usare tronchi, fascine o canne legate strattamente.
Nella stagione fredda entrare in acqua indossando maglia, pantaloni e calze: appena fuori, togliere i vestiti bagnati e indossare capi asciutti. Per asciugare le mani è sufficiente passarle più volte tra i capelli che sono molto igroscopici.
mercoledì 30 aprile 2008
CORSI DI SOPRAVVIVENZA PRESSO LA BASE OPERATIVA WOLF

IL PUUKKO
Il puukko è usato dai popoli nomadi del Nord come coltello da lavoro, per la caccia o per sflilettare il pesce; prodotto da fabbriche famose come la Marttiini o la Brusletto è un ottimo coltello per il survival.
giovedì 24 aprile 2008
LA SHEMAG

La shemagh è una sciarpa di cotone, lino, seta o lana che si avvolge intorno alla testa per proteggersi dal sole o dalla sabbia; può essere quadrata o rettangolare (in questo caso è lunga da 3 a10 metri). Viene indossata come nella foto oppure, se rettangolare, nel modo seguente: poggiare una estremità sulla testa (in modo da coprire anche la nuca) e la si tiene ferma con la mano sinistra; con la destra avvolgere la restante parte intorno alla fronte e al viso (lasciando ovviamente scoperti gli occhi). Fissare l'estremità libera tra le pieghe del tessuto. La shemagh è molto utile perchè oltre a proteggerci dal freddo può essere usata per una infinità di cose (telo, asciugamano, benda ecc.).
mercoledì 23 aprile 2008
DISLIVELLI E PENDENZE
Il dislivello è la differenza di quota tra due punti; nelle carte dell' IGM le quote vengono espresse in metri e indicano l'altezza del punto rispetto al livello del mare (nella foto il dislivello tra quota 107 e quota 85 è di 22 metri). Tutti i punti di uguale quota vengono uniti da curve chiamate isoipse o curve di livello che hanno lo scopo di rappresentare l'altimetria di una superficie: l'equidistanza tra due curve di livello è:
- di 5 metri se la curva è tratteggiata.
La pendenza è il rapporto tra il dislivello e la distanza planimetrica (ovvero la distanza letta sulla carta): per andare da quota 85 a quota 107 bisogna percorrere 500 metri salendo di 22. La pendenza percentuale indica invece di quanti metri bisogna salire ogni 100 metri (se la pendenza, ad esempio, è del 30% significa che ogni 100 metri dobbiamo salire di 30).
Nella pianificazione di un itinerario ricavare la pendenza è molto importante in quanto ci permette di capire quale saranno le difficoltà da affrontare.
martedì 22 aprile 2008
IL MACHETE
Nella foto due modelli USA: a destra un machete dell' US-ARMY con lama lunga 45 cm. Si tratta di un modello particolarmente robusto. A sinistra un machete della Camillus risalente alla 2° Guerra Mondiale e dotazione dei piloti di cacciabombardieri che operavano nel Pacifico. La lama può essere ripiegata nel manico (lunghezza circa 30 cm).
LEGGERE UNA CARTA TOPOGRAFICA
- usa una scala di proporzione.
L' orientamento della carta al Nord ci consente con maggiore rapidità di trovare la nostra posizione e riconoscere i vari particolari topografici; ogni volta che si usa una carta la prima cosa da fare è orientare il margine superiore al Nord (possiamo usare una bussola oppure aiutarci con i sistemi illustrati nel blog).
La scala di proporzione fa si che una distanza sulla carta corrisponda ad una determinata distanza sul terreno: ad esempio un centimetro sulla carta corrisponde a 250 metri sul terreno (in questo caso si dice che la carta ha una scala 1 al 25.000 ovvero un centimetro sulla carta corrisponde a 25.000 centimetri sul terreno = 250 m).
Le carte, in relazione all' uso, possono avere scale diverse; quelle più usate nell' escursionismo sono le carte con scala 1:50.000 (un centimetro sulla carta = 500 metri sul terreno) in quanto aggiornate, particolareggiate e abbracciano un settore piuttosto ampio.
La scala di proporzione (anche in forma grafica) la trovate al margine inferiore della carta.
Le carte di maggiore diffusione sono quelle dell' IGM (Istituto Geografico Militare) che è incaricato di curare la cartografia nazionale; si trovano presso i rivenditori autorizzati oppure possono essere acquistate richiedendole direttamente all' Istituto (www.igm.org).
La carte IGM vengono prodotte in varie scale; le più diffuse sono:
- i fogli con scala 1:100.000 (1 centimetro sulla carta=1 km)
- i quadranti con scala 1:50.000
- le tavolette con scala 1:25.000.
venerdì 18 aprile 2008
SPECCHIO DA SEGNALAZIONE
giovedì 17 aprile 2008
COME COSTRUIRE UN BAROMETRO

Il barometro è lo strumento che misura il valore della pressione atmosferica e le sue variazioni (alta pressione-bel tempo/bassa pressione-cattivo tempo). Un semplicissimo barometro può essere realizzato con un barattolo di latta o vetro su cui va applicata una membrana (realizzata con un palloncino o con della pellicola trasparente usata in cucina). Sulla membrana viene fissata, con del nastro adesivo, una cannuccia o una sottile asticella; all' estremità della cannuccia (che è il nostro ago del barometro) posizioneremo un righello o una scala graduata in maniera tale da leggere le oscillazioni dell' ago. Con l'alta pressione la membrana verrà schiacciata e l'asticella tenderà ad innalzarsi; viceversa con la bassa pressione la membrana tenderà ad espandersi e l'asticella ad abbassarsi. Più semplice di così!
venerdì 11 aprile 2008
METEO - L' UMIDITA' (4° parte)

Per umidità atmosferica si intende la presenza di vapore acqueo prodotto dalla evaporazione delle superfici liquide della terra per l’azione calorifica della radiazione solare.
La quantità di vapore acqueo che l’aria può contenere dipende dalle condizioni di temperatura e pressione del momento: quanto più è elevata la temperatura di un certo volume d’aria tanto più vapore esso può contenere tenendo presente che per ogni temperatura esiste una quantità massima che non può essere superata.
Una massa d’aria che contiene la massima quantità di vapore ammissibile per la temperatura alla quale si trova è una massa d’aria satura; la temperatura alla quale si verifica questa condizione è detta punto di saturazione o di rugiada. La temperatura di rugiada permette di prevedere, in funzione del raffreddamento notturno, le probabilità di formazione della nebbia (se durante la notte la temperatura scende al di sotto di quella di rugiada sicuramente si formerà la nebbia).
Per misurare l’umidità viene usato l’igrometro (generalmente si tratta di igrometri a capello in quanto utilizzano capelli umani che sono particolarmente sensibili alle variazioni di umidita').
L’umidità dell’aria quando è a elevate temperature è fonte di disagio perché limita la perdita di calore corporeo attraverso l’evaporazione del sudore. Un basso tasso di umidità permette un maggiore raffreddamento per evaporazione mentre umidità elevate ostacolano l’evaporazione cutanea.
Esistono alcuni indici utilizzati per stimare il disagio associato alle condizioni atmosferiche calde e umide; l’indice HUMIDEX, sviluppato nel 1965, cerca di rappresentare la temperatura effettivamente percepita dal corpo umano (temperatura apparente) attraverso la combinazione di temperatura e umidità (fascia gialla: malessere; giallo scuro: malessere generalizzato; ocra: grave malessere; rosso: pericolo).
mercoledì 9 aprile 2008
LA RICERCA DELL' ACQUA


Se utilizziamo l'acqua piovana (la si può trovare nelle fessure della roccia o in alberi cavi) preleviamola con cautela dalla superficie evitando di smuovere il fondo; se possibile facciamola bollire prima di berla o filtriamola (un semplice filtro può essere fatto con garza, cotone o con un pezzo di tessuto; possiamo realizzare un filtro alternando il tessuto a strati di erba o muschio).
sabato 5 aprile 2008
I RIPARI


- le depressioni in quanto durante la notte l' aria fredda si deposita in basso
- l'esposizione ai venti di tramontana (venti freddi provenienti da Nord)
- i letti asciutti di fiumi o torrenti (pericolo in caso di pioggia).
La struttura del riparo deve essere robusta (se non abbiamo del cordino per legare i pali, usare delle fibre vegetali) e va coperta con più strati di fogliame disposto in maniera da facilitare lo scorrimento della pioggia. All' interno del riparo creare uno strato isolante con foglie, felci o aghi di pino; all' esterno realizzare un riflettore per fuoco.
venerdì 4 aprile 2008
METEO - I FRONTI (3° parte)

FRONTE FREDDO
FRONTE CALDO
Le masse d’aria in movimento non sono continue ma separate da una superficie detta fronte che divide masse d’aria con temperature diverse.
USO DELLA MANTELLINA PONCHO (PONCHO LINER)

Realizzato in nylon antistrappo pesa poco, è poco ingombrante ed è facilmente reperibile nei negozi di articoli militari o outdoor. Nel realizzare un riparo di emergenza invece dei cordini possiamo utilizzare degli elastici per auto anch' essi molto comodi e che possiamo inserire nel nostro equipaggiamento base.
mercoledì 2 aprile 2008
COME RICONOSCERE UNA VIPERA
- Vipera di Orsini (Appennino umbro-marcheggiano e in Abruzzo)
- Marasso (in tutte le regioni alpine)
- Vipera comune (presente in tutte le regioni esclusa la Sardegna)
- Vipera dal corno (Alto Adige, Trentino e Friuli)
Per riconoscere una vipera osservare soprattutto la forma del corpo che è sempre tozzo, compatto e con la coda relativamente breve; altri elementi sono la forma della testa triangolare e la pupilla verticale.
In caso di morso procedere come se si trattasse di una frattura ovvero immobilizzazione della zona colpita mediante un bendaggio di tipo compressivo e, se si tratta di un arto, posizionamento di una stecca; successivamente trasporto in ospedale.
martedì 1 aprile 2008
METEO - IL FATTORE WINDCHILL (2° parte)

In presenza di vento un termometro non è in grado di registrare la reale sensazione di freddo avvertita da un corpo umano pertanto è stato introdotto il FATTORE WINDCHILL (potere raffreddante del vento). In caso di bassa temperatura e forte vento la tabella indica qual' è la reale temperatura avvertita da una corpo è quale è il tempo di sopravvivenza in caso di esposizione prolungata (fine 2° parte).
sabato 29 marzo 2008
COPERTA ISOTERMICA
Realizzate con teli di poliestere metallizzato o reticolato non dovrebbero mai mancare nel nostro equipaggiamento.
mercoledì 26 marzo 2008
METEOROLOGIA (1°parte)

Oggi le previsioni, ottenute con sofisticati modelli matematici e con le immagini di satelliti e radar, sono molto precise. L' attendibilità è in funzione del tempo di previsione:
- eccellente attendibilità per le previsioni alle 12 ore
- buona per quelle a 3-5 giorni
- medio/bassa per quelle a 7-10 giorni.
La conoscenza anche superficiale dei fenomeni meteorologici e la disponibilità di semplici strumenti (barometro, termometro e igrometro) consentono a chiunque di poter effettuare una previsione.
Poichè le masse d'aria si spostano, a causa dello squilibrio barico, dai centri di alta (aree anticicloniche) a quelli di bassa pressione (aree cicloniche) qualsiasi variazione significativa e repentina del barometro indica un possibile cambiamento del tempo (bassa pressione tempo brutto- alta pressione tempo bello).
Anche le nubi sono un ottimo indicatore:
- le nubi alte (cirri) indicano di norma l'approssimarsi di una perturbazione
- le nubi medie e a sviluppo verticale (cumuli) possono significare l'arrivo di un fornte freddo con piogge intermittenti e violente
- le nubi stratificate un fronte caldo con piogge persistenti.
(fine 1° parte)
venerdì 21 marzo 2008
COLTELLI PER LA SOPRAVVIVENZA
Il primo (foto in alto) è un Fallkniven Pilot Survival: è un coltello svedese molto apprezzato per la qualità e durezza dell' acciaio (la lama sandwich è realizzata da due strati di acciaio all'interno dei quali è inserito uno strato più "duro" per mantenere il filo).
Il secondo coltello (foto in basso) è un Bushman della Cold Steel. La lama si ispira a quelle usate dai Boscimani (popolo che vive nel deserto del Kalahari). L'impugnatura, realizzata ripiegando la barra di acciaio con cui è realizzata la lama, consente l'inserimento di un' asta in maniera da trasformare il coltello in una lancia o machete. Il Bushman, realizzato in varie lunghezze, ha un prezzo molto basso (circa 35-40 Euro).
lunedì 25 febbraio 2008
LA BUSSOLA MAGNETICA
La bussola è lo strumento che mediante un ago magnetico indica la direzione del Nord magnetico (punto di convergenza delle linee di forza magnetica). Il Nord magnetico non coincide con il Nord geografico (punto di incontro dei meridiani geografici); questa differenza può essere agevolmente ricavata con il calcolo della declinazione magnetica (il valore di declinazione magnetica da imporre alla bussola per trasformare il Nord magnetico in Nord geografico è trascurabile quando si percorrono itinerari brevi).
Una bussola è costituita di norma da un contenitore al cui interno vi è un perno su cui poggia l'ago calamitato che cosi è libero di ruotare in tutte le direzioni; la parte superiore del contenitore è trasparente con una ghiera graduata mentre la parte inferiore riporta una graduazione in gradi sessagesimali (da
Il contenitore di una bussola può essere riempito di una miscela di acqua e alcol allo scopo di diminuire le oscillazioni dell'ago (l'alcol congela ad una temperatura più bassa dello 0 punto di congelamento dell'acqua). Quando si usa una bussola è buona norma mantenerla orizzontale e distante da masse metalliche in grado di interferire con il campo magnetico (carrozzeria dell'auto, piccozza ecc.).
Le bussole più utilizzate sono quelle da orientamento e quelle goniometriche con le quali è possibile effettuare la lettura di un azimut (l' azimut è l'angolo formato tra la direzione del Nord e la direzione di un punto o oggetto individuato sulla carta topografica o sul terreno; sulla carta l'azimut viene calcolato utilizzando un normale goniometro).
La bussola viene utilizzata per muovere lungo una rotta prestabilita, per orientare la carta topografica e per leggere un azimut.
Per seguire una rotta (direzione tra due punti individuati sulla carta topografica) si procede nel modo seguente:
- si ruota la ghiera graduata sino a far coincidere il valore di rotta con la freccia di riferimento (nella foto 240° o 4200 millesimi);
- si orienta la bussola al Nord;
- mantenendo la bussola orientata al Nord si marcia nella direzione indicata dalla freccia.
mercoledì 20 febbraio 2008
IL KIT DI PRONTO SOCCORSO
Se nello zaino (o in macchina, barca ecc.) abbiamo spazio allora realizziamo un kit utilizzando uno specifico contenitore (in commercio ne esistono molti tipi) nel quale inserire: guanti di nylon, laccio emostatico, pacchetto di medicazione, cerotti, disinfettante (ad esempio Betadine o mercurocromo), pomata antiustioni, antidolorifico e antidiarroico, garze, una benda, un ago da cucire, una pinza emostatica, una forbice, una lametta da bisturi, un flaconcino di ammoniaca, della polvere emostatica.
mercoledì 13 febbraio 2008
L' EQUIPAGGIAMENTO PER UNA ESCURSIONE

Se decidiamo di fare una escursione o una marcia in montagna (non ha importanza se resteremo fuori qualche ora e l'itinerario si presenta facile) portiamo sempre con noi un coltello pieghevole, una scatola di fiammiferi, del cordino di nylon.
Se poi l'escursione si presenta più impegnativa allora è necessario mettere in atto alcune misure di sicurezza e adeguare il nostro abbigliamento ed equipaggiamento al tipo di attività che si intende fare.
a. misure di sicurezza:
- prima di muovere controlliamo sempre il nostro itinerario su di una carta topografica (o carta dei sentieri); se non possiamo portare al seguito la carta cerchiamo almeno di memorizzare quanti più particolari possibile;
- lasciamo detto (a chi rimane in base, ai gestori del rifugio, al personale della locale Sezione del CAI ecc.) in quale località siamo diretti e quante ore resteremo fuori; se possediamo un telefono cellulare lasciamogli anche il nostro numero. Memorizziamo i numeri di emergenza (CAI, Guardia Forestale, Eliambulanza ecc.);
- informiamoci sulle condimeteo: le previsioni a 9-12 ore sono molto precise.
b. abbigliamento ed equipaggiamento:
- se ci troviamo in montagna portiamo sempre al seguito una giacca a vento o un indumento pesante (il tempo in montagna cambia rapidamente e la temperatura può scendere di parecchi gradi -pericolo di ipotermia);
- nel nostro zaino non deve mai mancare una mantellina impermeabile (poncho) e un kit di pronto soccorso
Realizziamo inoltre una scatola di sopravvivenza e portiamola sempre con noi.
Se ci siamo persi ecco cosa fare:
1. mantenere la calma (chi è in preda al panico non ragiona!): se abbiamo lasciato detto a qualcuno dove intendevamo andare e l’ora del rientro prima o poi ci verranno a cercare!
2. se abbiamo con noi un telefono cellulare chiamare uno dei numeri di emergenza e descrivere la zona dove ci troviamo;
3. altrimenti tornare indietro per cercare di ritrovare il sentiero perso e riconoscere una zona che ci è familiare;
4. scendere verso il fondovalle seguendo il corso di un torrente o una linea elettrica o dirigere nella direzione in cui si ritiene ci sia un centro abitato o una strada (ci può essere di aiuto il fatto di aver memorizzato, prima di partire, l' itinerario sulla carta topografica);
5. se si sta avvicinando il buio fermarsi, costruire un riparo per la notte e accendere un fuoco.
Nel realizzare il riparo attenersi ai seguenti criteri:
- scegliere una zona riparata dai venti di tramontana (venti provenienti da Nord);
- evitare le depressioni (l'aria fredda si deposita in basso) e i letti asciutti dei torrenti (in caso di pioggia c'è il pericolo di una piena);
- trovare un luogo vicino all'acqua e dove sia possibile avere sufficiente legna da bruciare durante la notte (macchia, bosco ecc.).
martedì 12 febbraio 2008
IL NODO PRUSIK

I NODI SCORSOI
- nodo dell' impiccato (in alto nella foto) : è un ottimo nodo scorsoio in quanto non si allenta con il cessare della trazione
- parlato scorsoio (in basso nella foto): il nodo scorsoio è ottenuto con la gassa di un nodo parlato.
LE GASSE
- gassa d'amante (foto a sin.): nodo "fondamentale" che si presta a numerosi utilizzi. La sua esecuzione richiede un po' di pratica
- nodo Savoia doppio (foto a des.): serve, ad esempio, per collegare l'estremità della corda all' imbragatura da alpinismo.
I NODI DI AVVOLGIMENTO
- parlato semplice (foto a sin:): è un nodo molto usato sia nell' alpinismo che nella nautica
- bocca di lupo (foto a des.): semplicissimo da eseguire non deve però essere utilizzato per assicurare una persona.
I NODI DI GIUNZIONE
- nodo piano (foto a sin. in alto): serve per unire 2 corde di uguale diametro. Attenzione! Con le corde in nylon tende a scorrere
- nodo rete (foto a sin. in basso): serve per unire 2 corde di diametro diverso. Ha un'ottima tenuta. Viene utilizzato anche per fare le reti
- nodo inglese (foto a des. in alto): serve per unire corde di uguale o diverso diametro. Ha un' ottima tenuta
- nodo rete doppio (foto a des. in basso): come sopra, molto sicuro.